Introduzione al primo numero della rivista, in cui il fondatore, Francesco Izzo, spiega l’obiettivo per il quale “Todomodo” è nata: coltivare e servire liberamente la passione della conversazione su un autore, Leonardo Sciascia, la cui opera non cessa di sorprendere. Uno spazio dedicato al dialogo, anche acceso, che ha due riviste come punto di riferimento: “Galleria” – la rassegna bimestrale di Caltanissetta diretta dallo stesso Sciascia, che intercettava temi e tendenze e promuoveva talenti – e “Belfagor”, fondata da Luigi Russo (a sua volta uno dei primi collaboratori di “Galleria”), per l’anticonformismo, la spregiudicatezza e il carattere graffiante. L’articolo è corredato dall’inchiostro di Mino Maccari, “Todo modo Sciascia lodo” (1976). La rivista è illustrata e ha in allegato il dvd “Sciascia nell’archivio di Radio Radicale”, a cura di Andrea Maori.
Pag. XI-XIII
Il poeta, amico e traduttore di Sciascia, dedica un sonetto (riportato in lingua originale e nella traduzione di Giacomo Scotti) alla memoria dello scrittore e della sua opera, che ancora ci interroga sulla verità nella speranza di un futuro nuovo.
Pag. XVII-XVIII