SALVATORE FERLITA, L’affaire Greco, ossia le porte contestate del Duomo di Orvieto

SALVATORE FERLITA, L’affaire Greco, ossia le porte contestate del Duomo di Orvieto

L’articolo introduce la polemica del 1970, di cui Sciascia fu protagonista, intorno al caso delle porte bronzee del Duomo di Orvieto, realizzate dallo scultore siciliano, Emilio Greco (1913-1995). A ricostruire la vicenda, a partire dall’articolo di Sciascia pubblicato sul Corriere della Sera con il titolo “Le porte contestate”, sono la figlia dell’artista, Antonella Greco, oggi professoressa di storia dell’architettura presso l’Università La Sapienza di Roma, e il critico d’arte Claudio Gamba, secondo i relativi punti di vista. 
Pag. 291-293

ANTONELLA GRECO, Le Porte in faccia

La disputa sopra le Porte bronzee del Duomo di Orvieto, create dall’artista siciliano Emilio Greco (1913-1995), viene ricostruita dalla figlia dell’artista, professoressa di storia dell’architettura presso l’Università La Sapienza di Roma. Da un lato, l’articolo consiste nell’analisi della polemica contestualizzata attorno al dibattito sull’integrazione dell’arte moderna in monumenti antichi; dall’altro, fornisce il punto di vista personale sulle ostilità affrontate dall’artista in quel periodo, e successivamente, il valore del sostegno pubblico di Sciascia per Greco. 
Pag. 295-302

CLAUDIO GAMBA, Una scelta tecnica

Questo articolo dello storico dell’arte Claudio Gamba espone i dettagli, sia tecnici che storici e filosofici, del dibattito prolungato sulla vicenda dell’inserimento delle porte bronzee dell’artista siciliano Emilio Greco (1913-1995) sulla facciata del Duomo di Orvieto. La vicenda è inquadrata in relazione a questioni estetiche e politiche del momento e l’autore sostiene che l’intervento di Sciascia nella controversia, sfidando le opinioni di molti esperti del settore, non fu fondato su una pretesa di giudizio superiore, ma sull’importanza che l’autore dava al coinvolgimento attivo dei singoli cittadini nel decidere il futuro dei monumenti e dei luoghi che testimoniano la storia e l’identità di un popolo. 
Pag. 303-311