BRUNO PISCHEDDA, Sciascia e il problema del canone novecentesco

BRUNO PISCHEDDA, Sciascia e il problema del canone novecentesco

L’articolo contiene il testo di una presentazione nella Sala Napoleonica dell’Università degli Studi di Milano (11 aprile 2013) intitolata “Opere a canone. Leonardo Sciascia: critica e tradizione editoriale” sulla persistente leggibilità delle opere di Sciascia che, a quasi 25 anni dalla scomparsa, si ripubblicano, si vendono, sono oggetto di nuovi commentari. La riflessione continua sull’influenza del contesto scolastico, a più livelli, e sul processo di monumentalizzazione a cui è andata incontro la figura di Sciascia. Nell’ambito della presentazione si è svolta una tavola rotonda con Marco Belpoliti, Salvatore Silvano Nigro, Giorgio Pinotti e Paolo Squillacioti. 
Pag. 99-103  

DOMENICO SCARPA, Filologia morale

L’articolo si basa sul testo di una presentazione alla Fondazione Giuseppe Whitaker (Palermo, 15 novembre 2012), del primo volume delle “Opere” di Leonardo Sciascia a cura di Paolo Squillacioti e pubblicato da Adelphi, e riflette sul valore del lavoro filologico condotto dall’editor per i futuri studi critici. 
Pag. 105-110  
 

GIORGIO PINOTTI, A proposito delle “Opere” di Sciascia e della filologia del Novecento

L’articolo è basato sull’intervento avvenuto nel corso della tavola rotonda “Opere a canone. Leonardo Sciascia: critica e tradizione editoriale”, tenutasi presso l’Università degli Studi di Milano l’11 aprile 2013. L’autore ritiene che il primo volume delle “Opere” di Sciascia, a cura di Paolo Squillacioti e pubblicato da Adelphi, sia esemplare soprattutto per la ricerca filologica condotta dal curatore nel tracciare la genesi e le variazioni dei testi. L’edizione adelphiana si distingue infatti per gli interventi volti a sanare corruttele prodotte da sciatteria redazionale o da un editing incautamente interventista, restituendo così al lettore il testo voluto dall’autore. 
Pag. 111-116  
 

SIMONETTA SOLDANI, A scuola di verità da Leonardo Sciascia

econdo la storica Simonetta Soldani, che ha analizzato l’opera sciasciana all’interno di un progetto sulla scrittura avente per tema la scuola italiana raccontata dai protagonisti, le “Cronache scolastiche” (1955) segnano uno spartiacque nella rappresentazione di tale particolare ambiente. La narrazione della personale esperienza di Sciascia come maestro di scuola elementare è innovativa e l’autrice ne fa emergere nuovi aspetti mettendo a confronto la ‘verità letteraria’ con la ‘verità statistica’, in relazione alla critica mossa da Sciascia sull’ingiustizia sociale entro il quale il sistema scolastico funzionava. 
Pag. 117-127