Il curatore della nuova edizione delle “Opere” di Leonardo Sciascia, in corso di pubblicazione presso Adelphi, fornisce in questa sede un primo “bilancio” del lavoro compiuto, dopo la pubblicazione del Volume I (“Narrativa-Teatro-Poesia”, 2012) e del Tomo I del Volume II (“Inquisizioni e Memorie”, 2014). Vengono, inoltre, esplicitate le finalità della nuova edizione adelphiana, così come i criteri stabiliti per l’inclusione o esclusione di alcuni testi di carattere saggistico. L’autore spiega, infine, con esempi abbondanti e dettagliati, le linee seguite nel fissare – in diversi casi – una nuova lezione di passaggi testuali, esplicitando il proprio rigoroso metodo di lavoro filologico, nel rispetto, anche nei casi di disomogeneità e peculiarità, delle scelte autoriali.
Pag. 119-132
Il contributo rielabora un discorso tenuto alla presentazione (Gabinetto G.P. Vieusseux, 21 aprile 2015) del Volume II, Tomo I, delle “Opere” di Leonardo Sciascia (Adelphi, Milano 2014). Vengono sottolineate le differenze tra la prima raccolta delle “Opere” Bompiani (1987-1991), curata da Claude Ambroise con il concorso dell’autore, e la successiva di Adelphi, curata da Paolo Squillacioti, che ha dovuto tener conto delle opere che non avevano trovato posto nella prima per ragioni cronologiche. In particolare, la nuova silloge, raggruppando i testi per generi letterari, evidenzia la “funzione civile” della letteratura nell’opera sciasciana e, più specificatamente, nelle “inquisizioni” e nelle “memorie”: una “letteratura per capire” che sta scatenando un cosiddetto “effetto Sciascia” a livello europeo.
Pag. 133-144