Pag. 172
L’articolo in inglese apre la rubrica «Letture» ed è uno dei tre contributi che intendono offrire altrettante prospettive diverse sull’esito dell’impresa editoriale Adelphi, iniziata nove anni fa nella collana «Nave Argo», che riunisce tutta l’opera sciasciana a cura di Paolo Squillacioti, e di cui nel 2019 è uscito il secondo tomo del secondo volume (Tav. III, inserto fuori testo a colori). Farrell si sofferma soprattutto sui ruoli di editor e di editore, rispettivamente di Squillacioti e di Adelphi.
Pp. 173-178
L’articolo è il secondo dei tre contributi sull’impresa editoriale Adelphi, iniziata nove anni fa nella collana «Nave Argo», che riunisce tutta l’opera sciasciana a cura di Paolo Squillacioti, e di cui nel 2019 è uscito il secondo tomo del secondo volume (Tav. III, inserto fuori testo a colori). L’autore focalizza l’attenzione sul racconto 10 luglio 1943, da cui si snoda un discorso su motivi centrali nel pensiero sciasciano, quali il pessimismo e la stupidità.
Pp. 179-187
Terzo contributo sull’esito dell’impresa editoriale Adelphi, iniziata nove anni fa nella collana «Nave Argo», che riunisce tutta l’opera sciasciana a cura di Paolo Squillacioti, e di cui nel 2019 è uscito il secondo tomo del secondo volume (Tav. III, inserto fuori testo a colori). Lo studioso incentra il discorso su una delle ossessioni sciasciane che il lavoro filologico di Squillacioti ha messo in primo piano: il rapporto di Pirandello con Tilgher, approfondito nei saggi sciasciani dedicati a Pirandello.
Il contributo intreccia la trama del romanzo Il giorno della civetta con la concezione di politica criminale al fondo della strategia di lotta alla mafia che ha improntato, nei decenni successivi, le soluzioni legislative e giurisprudenziali nel campo della prevenzione e della repressione penale, mettendo in luce le intuizioni, le anticipazioni e i moniti, contenuti nell’opera di Leonardo Sciascia, destinati a risuonare ancora attualissimi per chi, nelle questioni della giustizia penale, privilegi le garanzie individuali promesse dallo Stato di diritto.
Pp. 197-214
This essay weaves together the plot of the novel The Day of the Owl with the understanding of criminal policy underpinning the strategy of the fight against the Mafia, which in successive decades shaped legislative solutions in the areas of prevention and criminal prosecution. It highlights the intuition, anticipation and warnings present in Leonardo Sciascia’s works, which resonate still today for those who, in questions of criminal justice, privilege the individual rights promised by the rule of law.
Il saggio analizza Il contesto, e soprattutto la prima parte del romanzo, secondo una chiave di lettura «foucaultiana», che sembra particolarmente aderente a uno scrittore come Sciascia, capace come pochi altri di smascherare la valenza biopolitica dell’esercizio del potere. Ci si sofferma anche sull’inchiesta dell’ispettore Rogas, il quale, sulla scorta del metodo dialogico del Maigret di Simenon, delinea la volontà di Sciascia di costruire un modello di ‘poliziotto non inquisitore’, in linea con le idee dell’autore sull’esercizio della giustizia.
Pp. 215-226
The essay analyses Equal Danger, focusing especially on the first half of the novel, with a Foucaultian interpretation that seems peculiarly fitting for a writer like Sciascia – who could unmask like few others the biopolitical value of the exercise of power. Another focus of the analyses is the investigation carried out by Inspector Rogas who, on the basis of the dialogical approach of Simenon’s Maigret, highlights Sciascia’s intention of creating a ‘non inquisitive policeman’ character, an intent consistent with Sciascia’s ideas on the administration of justice.