CLAUDIO GIUNTA, L’ossessione Tilgher (con il carteggio Leonardo Sciascia – Liliana Scalero, 1951-1958)

CLAUDIO GIUNTA, L’ossessione Tilgher (con il carteggio Leonardo Sciascia – Liliana Scalero, 1951-1958)

Il saggio fa il punto sul rapporto tra Sciascia e Adriano Tilgher interprete di Pirandello, anche attraverso alcune lettere inedite a e di Liliana Scalero, esecutrice testamentaria di Tilgher. È un rapporto che rimonta ai primi anni Cinquanta, quando Sciascia pubblica il suo primo volume di saggistica letteraria, Pirandello e il pirandellismo, e prosegue fino agli anni Ottanta secondo una linea di sostanziale continuità: Sciascia recupera l’obiezione che a Tilgher era stata mossa dallo stesso Pirandello, di aver dato troppa importanza alle presunte radici filosofiche dell’opera pirandelliana, e di avere sottostimato la sicilianità del drammaturgo, su cui giustamente aveva richiamato l’attenzione Gramsci nei Quaderni del carcere. Il contributo è corredato dalla Tav. II (inserto fuori testo a colori).

Pp. 187-204

 

This article takes stock of the relationship between Sciascia and Adriano Tilgher in terms of his role as a critic of Pirandello, drawing (amongst other things) on unpublished letters from and to Liliana Scalero, executor of Tilgher’s estate. The relationship dates back to the early 1950s, when Sciascia published his first volume of literary essays, Pirandello e il pirandellismo, and continued until the 1980s. In this time there was substantial continuity in the relationship: Sciascia maintained that Tilgher, influenced by Pirandello himself, gave too much importance to the presumed philosophical roots of Pirandello’s work, and underestimated the Sicilianness of the playwright, which Gramsci had rightly signalled in the Quaderni del carcere.

ELVIO GUAGNINI, «… Lo scrittore oggi può salvarsi solamente nelle cose concrete, in una realtà da dire»

Le quindici lettere di Ferruccio Foelkel a Leonardo Sciascia, comprese tra il 1955 e il 1979, rivelano l’interesse dello scrittore triestino per le opere di formazione del racalmutese e per il rigore civile delle sue posizioni. E testimoniano sia l’attenzione all’attività editoriale della rivista «Galleria» sia l’interesse per l’eventualità di pubblicare qualche opera dello scrittore siciliano presso la casa editrice Mondadori, di cui Foelkel era diventato – dopo il suo trasferimento da Trieste a Milano – funzionario editoriale di alto grado. Il contributo è corredato dalla Tav. III a-d (inserto fuori testo in bianco e nero).

Pp. 205-223

 

The 15 letters from Ferruccio Foelkel to Leonardo Sciascia, written between 1955 and 1979, reveal the Triestine writer’s interest in the early works by the writer from Racalmuto and in the rigour of the civil dimension of his arguments. The letters evidence both attention to Sciascia’s editorial activity with the journal «Galleria» and interest in the possibility of publishing some of the Sicilian writer’s works with Mondadori publishing house, where Foelkel was a high ranking member of the editorial team following his move from Trieste to Milan.

ROBERTA DE LUCA, Una scuola «come in cerchi concentrici». Leonardo Sciascia incontra gli studenti di Pesaro

Si racconta la cronaca di un incontro pubblico tra Leonardo Sciascia e circa mille studenti di diversi istituti di Pesaro, avvenuto il 19 aprile 1980 nel Teatro Sperimentale della città, resa possibile dalla trascrizione dattiloscritta, a opera di Paolo Teobaldi, di una registrazione audio non ancora ritrovata. Il documento consente di conoscere le idee dello scrittore riguardo alla scuola e alla lettura di Manzoni. Si configura con evidenza un concetto di scuola quale punto di grande rilevanza all’interno del sistema di pensiero sciasciano. Il contributo è corredato dalla Tav. IV (inserto fuori testo in bianco e nero).

Pp. 225-237

 

There are news reports of a public meeting involving Leonardo Sciascia and around a thousand students from different instituts in Pesaro which took place on the 19th April 1980 in the Teatro Sperimentale in the city. We know of this meeting from Paolo Teobaldi’s typed transcript of the meeting, based on an au­dio recording which has not been found. The document enables us to learn the ideas of the writer about schools and about reading Manzoni. It configures and evidences a concept of school which is of signficant relevance within the system of Sciascian thought.