Il contributo riflette sulle diverse accezioni che termini come “giustizia”, “rispetto” e “pace” assumono ne “Il giorno della civetta” di Leonardo Sciascia, a seconda che a esprimerli siano personaggi come il capitano Bellodi oppure i rappresentanti della criminalità organizzata. Inoltre, la legge, che per “astrazione” aspira a separarsi dal contingente, pone come propria condizione necessaria la società e i rapporti interpersonali, ai quali si contrappone, nel romanzo sciasciano, la solitudine dei personaggi. L’unica soluzione possibile per una distinzione tra “diritto” dello Stato e quello delle organizzazioni che ad esso tendono a sostituirsi sembra risiedere, quindi, solo in una libera scelta individuale.
Pag. 107-112
Il contributo, che deve il suo titolo alla raccolta di articoli di Leonardo Sciascia (Bompiani, 1989) ripubblicata da Adelphi nel 2017 per le cure di Paolo Squillacioti, è costituito da tre interventi della tavola rotonda organizzata dagli Amici di Leonardo Sciascia “Sul caso giustizia, sul caso Sciascia e sui casi nostri” (Racalmuto, 1 aprile 2017). In particolare, Ricorda si sofferma sul contributo apportato da questa nuova edizione alla conoscenza di una parte significativa della produzione sciasciana; Spadaccia invita a una rilettura dei testi non solo rispetto al contesto storico della loro stesura, ma anche alla luce delle tendenze contemporanee della società italiana; Mellini, infine, sottolinea la presenza, nella raccolta, delle linee guida della riflessione dello scrittore sulla giustizia: esse ne compongono, quindi, una sorta di “testamento” civile.
Pag. 113-124