NATALINO IRTI, “Il giorno della civetta” e il destino della legge

NATALINO IRTI, “Il giorno della civetta” e il destino della legge

Il contributo riflette sulle diverse accezioni che termini come “giustizia”, “rispetto” e “pace” assumono ne “Il giorno della civetta” di Leonardo Sciascia, a seconda che a esprimerli siano personaggi come il capitano Bellodi oppure i rappresentanti della criminalità organizzata. Inoltre, la legge, che per “astrazione” aspira a separarsi dal contingente, pone come propria condizione necessaria la società e i rapporti interpersonali, ai quali si contrappone, nel romanzo sciasciano, la solitudine dei personaggi. L’unica soluzione possibile per una distinzione tra “diritto” dello Stato e quello delle organizzazioni che ad esso tendono a sostituirsi sembra risiedere, quindi, solo in una libera scelta individuale. 
Pag. 107-112

RICCIARDA RICORDA, GIANFRANCO SPADACCIA, MAURO MELLINI, “A futura memoria (se la memoria ha un futuro)”

Il contributo, che deve il suo titolo alla raccolta di articoli di Leonardo Sciascia (Bompiani, 1989) ripubblicata da Adelphi nel 2017 per le cure di Paolo Squillacioti, è costituito da tre interventi della tavola rotonda organizzata dagli Amici di Leonardo Sciascia “Sul caso giustizia, sul caso Sciascia e sui casi nostri” (Racalmuto, 1 aprile 2017). In particolare, Ricorda si sofferma sul contributo apportato da questa nuova edizione alla conoscenza di una parte significativa della produzione sciasciana; Spadaccia invita a una rilettura dei testi non solo rispetto al contesto storico della loro stesura, ma anche alla luce delle tendenze contemporanee della società italiana; Mellini, infine, sottolinea la presenza, nella raccolta, delle linee guida della riflessione dello scrittore sulla giustizia: esse ne compongono, quindi, una sorta di “testamento” civile. 
Pag. 113-124