ANDREA SCHEMBARI, «Dove il diavolo dà la buonanotte». La ricezione di Leonardo Sciascia in Polonia, fra tentazione del ‘cliché’ e primato dell’etica
L’autore delinea la storia editoriale e la ricezione delle opere di Leonardo Sciascia in Polonia, la cui appartenenza alla sfera di influenza sovietica sembra non aver precluso, a partire dai tardi anni cinquanta, la diffusione degli scritti di diversi autori italiani. Delle pubblicazioni in volume di Leonardo Sciascia, introdotto al pubblico polacco dalla traduzione de “Il giorno della civetta” (1967), vengono rilevate in particolare la critica sociale e l’impegno etico, mentre sono le riviste letterarie a restituire, progressivamente, un’immagine sempre più complessa e sfaccettata dell’opera sciasciana. L’articolo è corredato dalle Tavv. XI-XVII (inserto fuori testo a colori).
Pag. 319-334