AA.VV., Leonardo Sciascia e il canone: sei domande

AA.VV., Leonardo Sciascia e il canone: sei domande

L’editoriale presenta le risposte di tredici studiosi a un questionario realizzato dalla Direzione della rivista, tra fine 2015 e inizio 2016, sulla collocazione di Leonardo Sciascia nel canone letterario italiano novecentesco. Le risposte raccolte si articolano intorno a sei concetti chiave: ‘classico’ (è possibile considerare Leonardo Sciascia un autore ‘classico’ del secondo Novecento italiano? Grazie a quali opere?); ‘scrittura’ (quale genere letterario potrebbe definire la scrittura di Sciascia?); ‘scuola’ (come potrebbe essere spiegata l’assenza di Leonardo Sciascia da molte antologie per le scuole?); ‘eredi’ (Sciascia è uno scrittore “senza eredi”?); ‘dimensione’ (Sciascia è uno scrittore regionale, nazionale o cosmopolita?); ‘assimilare/rifiutare’ (quale elemento o tema dell’opera di Sciascia il rispondente ritiene di aver fatto proprio o di aver rifiutato?). Il contributo è preceduto da un corsivo della Direzione editoriale che, introducendo il dibattito a più voci, riporta la valutazione di Leonardo Sciascia su “dove va la letteratura italiana”, accompagnato dalla riproduzione del biglietto autografo da cui è tratta la citazione che dà il titolo all’editoriale. 
Pag. XIII-XXXVII

MARCO BELPOLITI, Mistero Sciascia?

L’approfondimento proposto analizza le risposte al questionario (pubblicato in apertura del presente numero della rivista) in merito alla collocazione di Leonardo Sciascia nel canone letterario novecentesco. Partendo da una problematizzazione del concetto di “classico”, l’autore rileva nelle risposte dei critici intervenuti una serie di posizioni rispetto all’opera sciasciana: letteratura civile e ricerca formale; narrazione e saggio; attualità e canonizzazione; giudicando, infine, i risultati dell’indagine come maggiormente esemplificativi dei vari punti di vista della attuale generazione di studiosi interpellati che risolutivi rispetto alle domande rivolte. 
Pag. XXXIX-XLII